Gianluigi Paragone espulso dal Movimento 5 Stelle. Tra i motivi anche il fatto che abbia votato contro la legge di bilancio proposta dalla maggioranza di governo.
Prosegue il momento di crisi del Movimento 5 Stelle, confermato dall’espulsione, preannunciata e secondo alcuni inevitabile di Paragone, reo di aver votato contro la legge di bilancio.
Gianluigi Paragone espulso dal Movimento 5 Stelle
Il Collegio dei Probiviri ha optato per l’espulsione di Gianluigi Paragone dal Movimento 5 Stelle. La decisione, stando a quanto appreso, sarebbe già stata comunicata al diretto interessato, che avrebbe quindi appreso il verdetto prima che fosse reso pubblico.
Tra i motivi che hanno spinto Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone, membri del Collegio dei Probiviri, a espellere Gianluigi Paragone c’è anche il fatto che l’ormai ex pentastellato abbia votato contro la legge di bilancio ideata e proposta dalla maggioranza di governo.
Lo scontro tra Paragone e i vertici del M5s
Come detto in precedenza, la decisione del Collegio sembra la naturale conseguenza di un periodo di scontro tra Paragone e i vertici pentastellati. Il senatore ex Movimento 5 Stelle non ha nascosto, anzi, le sue remore sulla direzione intrapresa dal Movimento. Il gesto pubblico più eclatante è stato senza dubbio il voto contro la legge di bilancio, passata in Parlamento nei minuti di recupero.
Il rischio in casa Movimento 5 Stelle è lo stesso delle ultime settimane, ossia che un nutrito gruppo di parlamentari possa decidere di lasciare il Movimento 5 Stelle aderendo alla Lega di Matteo Salvini o al nuovo gruppo che avrebbe in mente Fioramonti. Un esodo potrebbe far vacillare la maggioranza di governo a Palazzo Madama, dove il Conte Bis si regge grazie a un equilibrio decisamente precario.